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L'acceleratore metabolico

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Qual'è il concetto di base?

Il concetto della vibrazione, che sta alla base della pedana oscillatoria, nasce alla fine degli ‘90 dagli studi del prof. Bosco (ricercatore italiano nella scienza dello sport ed esperto mondiale di fisiologia dell’allenamento e biomeccanica scomparso nel 2003) e dai suoi collaboratori.

Hanno preso in considerazione il movimento della camminata e hanno notato che l’impatto con il suolo dà origine ad un fascio di onde che si trasmette dal piede fino al collo, stimolando il rimodellamento osseo.

Anni di studi e ricerche hanno portato alla realizzazione di un sistema di stimolazioni vibratorie che agivano sul sistema neurologico e muscolare.

E’ ancora oggi utilizzata dagli astronauti della Nasa per prevenire e contrastare gli effetti del declino della massa muscolare (sarcopenia) e declino della massa ossea (osteopenia) a causa dell’assenza della forza di gravità nello spazio.

Il movimento oscillatorio della pedana genera contrazioni muscolari e un leggero aumento della frequenza cardiaca.


Che programmi si fanno?

Esistono diversi programmi a diverse frequenze eseguiti in diverse posizioni, sempre sotto controllo della personal trainer.

L’esercizio diventa più o meno intenso in base alla posizione dei piedi. Più i piedi sono ravvicinati, più l’esercizio risulta essere meno intenso; più i piedi sono distanti fra loro, più è forte l’intensità l’esercizio.


Quali fasce muscolari si allenano?

In base alla posizione del soggetto si vanno a rinforzare le seguenti fasce muscolari:

GAMBE: muscoli articolari delle ginocchia, muscoli gluteo medio e grande, muscoli tensori della fascia lata, quadricipiti femorali, muscolo tibiale anteriore.

ADDOME: muscoli addominali obliqui esterni ed interni, muscolo retto addominale.

BRACCIA E TRONCO: muscoli pettorali, muscoli delle spalle, muscoli lombari, trapezi, bicipiti, tricipiti, grandi dorsali, scapolari e muscoli piccoli rotondi.


Quali benefici si traggono?

Importanti studi hanno constatato il rafforzamento dell’asse trasversale che è quello più soggetto a fratture, e un aumento della densità ossea.

Oltretutto in allenamento con la pedana non esiste nessun rischio di infortunio, nessun affaticamento mentale nè fisico. E in più:

  • migliora l’elasticità muscolare, il portamento e il co-ordinamento motorio;

  • aumenta il metabolismo corporeo permettendo al corpo umano di bruciare i grassi anche dopo aver terminato l’esercizio;

  • riduce il colesterolo in eccesso prevenendendo problematiche cardiovascolari;

  • migliora il movimento intestinale e aiuta nei problemi di costipazione;

  • riduce il grasso viscerale e sottocutaneo, specialmente dell’addome;

  • potenzia e tonifica il sistema muscolare;

  • migliora la capacità respiratoria;

  • stimola il sistema venoso e linfatico;

  • migliora la mineralizzazione ossea nei pazienti osteoporotici;

  • potenzia il funzionamento del sistema nervoso.





A chi è controindicata?

Quando ci sono le problematiche di seguito elencate è sempre meglio evitare l’allenamento con la pedana, salvo diverse prescrizioni del proprio medico:

  • epilessia;

  • persone con serie cardiopatologie;

  • protesi a ginocchia e vita/anca;

  • persone con parti metalliche inserite nel corpo di recente;

  • trombosi;

  • persone che soffrono di tumori e cancro;

  • donne in gravidanza;

  • persone che soffrono di forti emicranie;

  • persone con fratture recenti.


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